This website/domain is for sale

 

Passive Crossover Networks

 

Verso la fine del 1995 prestai attività di consulenza, assieme a un collega, per un noto Costruttore di altoparlanti. Si trattava di mettere a punto un corso tecnico itinerante da tenersi in varie città e regioni piuttosto che presso la sede dell'azienda. L'intento era di praticare la formazione dei propri clienti con criteri logistici decentralizzati invece che costringerli a venire presso l'azienda. Insomma, la vecchia storia di Maometto e della montagna :-)

Ci avreste scommesso? l'iniziativa ebbe talmente successo che la ripetemmo varie volte nei posti più diversi. Avevamo deciso di dare al corso un taglio di improvvisazione. Alternavamo dimostrazioni dal vivo con teoremi e concetti verbali in una combinazione che risultò vincente perché comprensibile e divertente. Con l'ausilio di strumenti sofisticati mostrammo il comportamento degli altoparlanti più svariati, per marca e fascia di prezzo, collegati con altrettanto diversi crossover commerciali (fu decisamente divertente quando per puro caso incappammo in un abbinamento da manuale fra due marchi ostili fra loro). Ma più di ogni altra cosa mostrammo oltre ogni ragionevole dubbio che i crossover commerciali non mantengono mai ciò che promettono sulla scatola, non importa quanto bene siano fatti o quanto pregiati siano i componenti che usano.

Oggi una parte di quel corso — quella teorica — è su Internet, qui di fronte a voi. Quando scrissi questa dispensa dissi a me stesso: "Con che diritto lo stai facendo? Con che coraggio scrivi un corso sui crossover con tutto quello che è già stato scritto sull'argomento? Cosa diranno tutti i guru là fuori?" Da solo mi sono dato la risposta e i fatti me l'hanno confermata: l'immediatezza del linguaggio.

Il problema è che i guru non sanno come comunicare: sanno tutto sui crossover e sanno come spiegarlo ad altri guru, ma non sanno come parlare alle persone comuni. Prendete qualsiasi testo o articolo di rivista sull'argomento e scoprirete due cose: o è scritto in modo così tecnico che solo uno studente universitario lo può capire o, nell'intento di essere semplice, è così superficiale da essere inutile. Un installatore non è un fisico, e non c'è niente di disonorevole in questo: in fondo un fisico non saprebbe mai fare ciò che fa un installatore! Io ho scelto di parlare agli installatori, così se qualcuno di voi saputelli è arrivato a leggere sin qui ridacchiando di me, faccia un favore a sé stesso e a tutta l'umanità, faccia clic qui e ci lasci.

Tutti gli altri siano i benvenuti — grazie per la partecipazione.

Inizio del corso >>>